domenica 26 luglio 2020

Riflessioni ai tempi del Covid

Alcuni di voi già sanno che abito a Codogno, e magari avranno letto cosa ho scritto nei mesi scorsi sui miei giorni da “prigioniero del Covid” (articoli pubblicati tutti da popoff). Si tratta di interventi nati per caso, quando ancora sembrava che la faccenda riguardasse solo il lodigiano. Non ci è voluto molto, poi, per capire che la tragedia avrebbe coinvolto/travolto tutta l’Italia e oltre, e così quei pezzi hanno cambiato progressivamente tono e taglio.
A un certo punto ho smesso di scriverne. Mi sono detto: il Covid ha già modificato le nostre vite, non gli permetterò di impadronirsi del mio immaginario. 
Però se rileggo quella sorta di diario trovo i pezzi molto “miei”. Inoltre, mi sorprende vedere (come accennavo prima) quanto la mia percezione e il mio tono, col passare dei giorni, siano andati mutando. 
Ho quindi recuperato quegli articoli. Li ho numerati e datati proprio per dare anche a chi li leggerà ora (a distanza di poche settimane, ma in un tempo artefatto che non ha la stessa portata di prima) la sensazione di questo mutamento d’animo vissuto in corso d’opera. 
Le vignette che accompagnano i pezzi sono tutte del mio amico Lele Corvi.
Buona lettura…










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