giovedì 14 marzo 2019

La destra ha vinto tutto

Ricapitoliamo.
Montanelli sarebbe un faro del giornalismo e della cultura. Almirante, quasi un padre della patria. Pino Rauti “un intellettuale di grande spessore” (Pierferdinando Casini) che ha lasciato “…un insegnamento, quello del necessario legame tra politica e cultura, tra azione concreta nel presente e ricerca storica, sociale, culturale” (Angelino Alfano).
Tutto questo lasciando stare il “Mussolini ha fatto cose buone”, recentemente rispolverato da Tajani con parziale e successiva retromarcia: affermazione che in realtà, da Berlusconi in poi, è tristemente diffusa.

Ho vissuto anni in cui si parlava della “egemonia culturale della sinistra”. Effettivamente nell’invettiva di Gaber (“Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva”) c’era forse del vero. E lasciamo stare che quell’invettiva fosse assai più complessa e addolorata nel descrivere un fenomeno e la sua disillusione: non è il momento, né il punto o mia intenzione, di affrontare lo splendido pezzo di Gaber come meriterebbe.
Il punto, semmai, è che qualcuno dovrà pur avere il coraggio di dirlo: oggi, al contrario, è la destra ad aver vinto. Tutto. E non intende lasciare spazio ad altro. Guai ai vinti, verrebbe da dire.
E il segnale lo fornisce, forse persino al di là delle intenzioni, Calenda quando critica Cirinnà per l’ormai celebre cartello “Dio, Patria, Famiglia. Che vita di merda!”, domandando: “pensi che liquidare tre pilastri dell’essere umano in quel modo sia intelligente?” (Calenda, su twitter).

Guardate, non voglio riaprire la discussione sul cartello di Cirinnà. Con i tempi vorticosi con cui corrono le informazioni, sarebbe una polemica già vecchia. E già altri hanno ben spiegato il condivisibilissimo messaggio che voleva dare la deputata PD. E’ un altro l’aspetto: se “da sinistra” (virgolette d’obbligo, che connotare quello di Calenda come pensiero di sinistra è davvero una forzatura) definisci Dio Patria e Famiglia addirittura “pilastri dell’essere umano” fai un cedimento a destra che nemmeno Gaber (ancora…) avrebbe immaginato nella sua “Destra-Sinistra”.

Sono agnostico, ma conosco persone credenti e per nulla bigotte. Sono anarchico, ma conosco chi crede nella “identità nazionale” senza essere reazionario. E appartengo a una famiglia tradizionale, che amo con tutto il cuore. Ma, per me, “pilastri dell’essere umano”, e della civiltà, sono altro. Lotta alle ingiustizie sociali, diritti per tutti e tutte, accettazione delle libere scelte di vita personali (laddove “tolleranza” è termine zoppicante, che semmai indica un primo passo su questo percorso) e via dicendo…

Dio (ossia credo religioso) Patria (intesa come sentimento di identità nazionale) e famiglia (come nucleo iniziale in cui viviamo e con cui condividiamo esistenza e sentimenti) sono elementi che connotano libere scelte di ogni individuo, nulla più. Storicamente, chi li ha visti come “pilastri” li ha poi declinati con fanatismo e su quei pilastri ha appoggiato solo una serie di atrocità.

Francesco “baro” Barilli

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